mercoledì 16 settembre 2020

La giunta comunale approva il progetto "La Famiglia al Centro" per il sostegno economico alle rette di asilo nido e infantile. Ecco perchè quest'anno non si è riusciti ad aderire al bando "Nidi Gratis" di Regione Lombardia

La giunta comunale ha approvato il progetto “La Famiglia al Centro” per il sostegno economico alle famiglie nel pagamento delle rette per asilo nido e asilo infantile di Sergnano per l'anno 2020. Verranno erogati contributi economici comunali finalizzati al rimborso del pagamento di massimo due mesi di retta di frequenza presso l’asilo nido, di massimo sei mesi di retta di frequenza all’asilo infantile “Don F. Maria Conti” di Sergnano e di massimo due mesi di retta di frequenza della Classe Primavera sempre presso l’asilo infantile. Per poter presentare la richiesta di sostegno, il nucleo familiare del minore interessato dovrà possedere un ISEE non superiore a 15.748,78 euro. Per maggiori informazioni sui criteri e le modalità di erogazione del contributo è necessario rivolgersi direttamente all’ufficio Servizi alla Persona del Comune di Sergnano. 

L’assessore alle politiche sociali Luciano Beccaria è intervenuto nel merito del progetto “La Famiglia al Centro” e sulla mancata partecipazione del Comune di Sergnano al bando “Nidi Gratis” di Regione Lombardia. Ecco la dichiarazione integrale dell’assessore Beccaria: 

Oggi mi ha telefonato un amico (ormai lo considero così!), voleva sapere se eravamo riusciti ad aderire al bando Nidi Gratis di Regione Lombardia. Ho dovuto spiegare che anche quest’anno non ci siamo riusciti e mi è dispiaciuto molto. Ho deciso pertanto di spiegare a tutti le motivazioni di questo insuccesso (così lo vivo). Lo chiamo così perché avevo dichiarato più volte l’impegno a portarlo a termine e avevamo fatto concreti passi durante l’anno per essere pronti ma purtroppo, complice la situazione sanitaria che ha creato problemi a tutti (Regione Lombardia compresa), non ci siamo riusciti. Durante l’anno avevamo iniziato a discutere con la Fondazione Don Francesco Maria Conti e avevamo fissato alcuni punti: 
1) Avevamo predisposto nel bilancio comunale una cifra che approssimativamente potesse essere idonea per convenzionare diversi bambini.
2) Con la collaborazione della presidente, Sig.a Lorenza Andrini, era stato fatta una approssimativa indagine per valutare quanti nuclei famigliari potessero rientrare nella fascia ISEE prevista (20.000 euro) e non erano pochi.

Ma le ragioni che ci hanno impedito di concludere sono state due. Il primo, direi superabile con sforzi da parte di entrambi non indifferenti, era il tempo risicato che si aveva a disposizione. Il bando è giunto appena prima di ferragosto, quando ormai lo davamo per non previsto per l’annata in corso. Era necessario modificare la convenzione in atto con la Fondazione Don Francesco Maria Conti per la gestione dell’asilo-nido trovando un accordo sul numero di posti da riservare esclusivamente a cittadini di Sergnano, e indire un consiglio comunale per la relativa modifica. Il Comune si è dichiarato pronto a procedere anche se sussistevano dubbi da parte della Fondazione. Il secondo però è risultato insuperabile al momento. Per una serie di tecnicismi insiti nella procedura, i fondi regionali, insieme alla tariffa di competenza comunale sarebbero materialmente arrivati alla Fondazione solo nel settembre dell’anno successivo creando di fatto un problema di liquidità alla amministrazione dell’asilo tutt’altro che semplice. In pratica sarebbe mancato l’intero ammontare delle rette dei bambini di Sergnano posti In convenzione e non si può non riconoscere che sarebbe stato un problema non banale. Peraltro, proprio per tale problema, alcuni istituti per l’infanzia in altri Comuni limitrofi, che avevano già aderito all’iniziativa negli anni precedenti, stanno rivedendo la loro posizione. L’amministrazione dell’asilo ha dichiarato che questo era un passo difficile da strutturare in tempi così stretti e, d’altra parte, le regole di buona amministrazione comunale impediscono un impegno ad un anticipo di fondi peraltro non valutabile fino al completamento dei report previsti (e cioè prima di agosto/settembre dell’anno successivo). Quest’ultimo problema, oggettivamente presente, è nei fatti risultato determinante nella decisione finale. 

Fin qui i fatti su cui ognuno potrà naturalmente fare le proprie valutazioni. Nel concreto voglio però anche dire che abbiamo già cercato di lavorare per cercare soluzioni per la prossima annualità (anno scolastico 2021/2022). Il primo passo è una dichiarazione semplice ma precisa. L’amministrazione comunale tutta (non solo lo scrivente) vuole aderire all’iniziativa. Sostenere le famiglie nella gestione dei figli nei loro primi anni appare una scelta giusta e condivisibile, sgrava i genitori di una assistenza in un periodo dove sono necessarie mamme a tempo pieno e appare un concreto aiuto all’educazione dell’infanzia permettendo l’attività lavorativa dei genitori. Non è poco e questa amministrazione non vuole assolutamente tirarsi indietro! Peraltro anche da parte di Regione Lombardia, si notano, attraverso tali bandi, pressioni perché i Comuni sostengano i nidi e permettano la frequenza a costi contingentati, privilegiando prevalentemente, ma non solo, le classi meno abbienti (la scelta di un livello di reddito ISEE di 20.000 Euro all’anno, tutt’altro che basso, lo dimostra). In più la Regione mi sembra che indichi anche le modalità di tale sostegno (richiesta di aumenti contenuti della retta rispetto all’annualita’ precedente, tariffe comunali di compartecipazione scaglionate in base al reddito ISEE, tariffe comunali a integrazione di singole rette pro capite). Tutto ciò esprime non solo la necessità ma anche la volontà, ormai per l’anno venturo, di aderire a questa iniziativa.

Per sostenere le famiglie sergnanesi per l’anno scolastico 2019/2020 (ormai già concluso) è attualmente stabilito (delibera approvata dalla giunta comunale del 16/09/2020) il programma "La Famiglia al Centro" attraverso il quale vengono rimborsati un determinato numero di mensilità per bambini che hanno frequentato il nido, la sezione primavera o la scuola materna (i dettagli li trovati sul sito del Comune). I fondi previsti nel bilancio comunale per tale programma verranno aumentati per quelli previsti per "Nidi Gratis" e non utilizzati, e ciò permetterà di allargare le possibili richieste fino a un ISEE inferiore a 15.748,78 Euro all’anno (per l’anno precedente era previsto un rimborso solo per redditi ISEE inferiori a 8200 euro). Il principale inconveniente del programma "La Famiglia al Centro", così come strutturato, è però quello di prevederlo a consuntivo (in pratica viene deliberato alla fine dell’anno scolastico). Questo meccanismo penalizza coloro che considerano le rette presso l’asilo Don Francesco Maria Conti eccessive e scelgono di spostarsi in altri comuni. In questo modo non si sostiene neppure l’amministrazione dell’asilo ad avere un numero adeguato di bambini iscritti e non si creano le condizioni per un istituto efficace ed efficiente. Date queste ulteriori premesse stiamo già pensando a predisporre apposita delibera per l’anno 2020/2021 con grande anticipo, per far conoscere al più presto le condizioni che verranno applicate e sostenere quindi l’asilo nel cercare un numero maggiore di iscritti. Le condizioni che andremo a prevedere corrisponderanno nei fatti a quelle previste (meglio dire prevedibili) da Regione Lombardia per "Nidi Gratis" per la prossima annualità in modo da poter facilmente passare a tale sostegno dopo l’adesione per l’annualità successiva (anno scolastico 2021/2022). Per favorire almeno parziali soluzioni al problema del ritardo dei pagamenti da parte di Regione Lombardia abbiamo proposto (ed è già stato accettato) di prorogare la convenzione in essere per la scuola materna di sette mesi per fare in modo che scada insieme a quella del nido. Il rinnovo di entrambe le convenzioni che avverrà a luglio 2021 offrirà maggiori possibilità operative per aiutare ad affrontare questo problema.

Sono passi forse un po’ complicati e non semplici neppure da spiegare, ma spero che possano rendere conto delle difficoltà a cui si va incontro sia da parte dell’amministrazione comunale sia da parte dell’amministrazione dell’asilo. Con tutto ciò comunque si sta cercando di rimborsare delle rette di frequenza per il 2019/2020 un maggior numero di famiglie e di sostenere le iscrizioni presso la struttura del nostro asilo per l’anno scolastico in corso. Sappiamo che ancora non è sufficiente e cercheremo ulteriori soluzioni a riguardo per l’anno scolastico successivo.

Luciano Beccaria
Assessore alle politiche sociali

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