Cari concittadini,
oggi ricordiamo ufficialmente la fine della Prima Guerra Mondiale, celebrando la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate: una festa che, anche dopo più di 100 anni dal 4 novembre 1918, deve rimanere ben presente nell’immaginario collettivo del nostro Paese.
Al termine della guerra del ’15-’18 l’Italia, potenza vincitrice che sconfisse sui campi di battaglia il potente Impero Austro-Ungarico, riuscì a portare finalmente a termine il processo di unificazione nazionale con l’aggiunta di Trentino, Alto Adige e Venezia Giulia al nostro territorio. Oggi vogliamo giustamente celebrare la raggiunta Unità Nazionale, senza però dimenticare il grande sacrificio delle nostre Forze Armate; perchè questa ricorrenza va giustamente dedicata anche alle onoranze funebri per i soldati morti in Italia e in tutta Europa. Durante la Prima Guerra Mondiale persero la vita al fronte oltre 16 milioni di uomini, tra cui 650 mila militari italiani. Nella giornata di oggi e per gli anni a venire, si impone a noi il rispetto per queste vittime e il dovere di mantenere sempre vivo il ricordo per i caduti di tutte le guerre.
Di fronte al sacrificio di tanti, soprattutto giovani soldati, si deve alzare forte il nostro auspicio per un mondo dove la guerra non sia più considerata come un mezzo possibile per la risoluzione delle controversie internazionali. Come dice l’articolo 11 della nostra Costituzione: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”, così tutti noi dobbiamo unirci per un futuro migliore. Un mondo dove pace, democrazia e libertà possano essere valori veramente condivisi da tutte le Nazioni. Nel mandare il nostro saluto ai contingenti italiani impegnati nelle missioni di pace all'estero, a nome dell'amministrazione comunale di Sergnano, ringrazio anche tutti voi per essere intervenuti a questa commemorazione. Possa la nostra testimonianza onorare la memoria di tutti quei caduti che hanno sacrificato la loro vita per garantire libertà e democrazia al nostro Paese odierno.
Angelo Scarpelli
oggi ricordiamo ufficialmente la fine della Prima Guerra Mondiale, celebrando la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate: una festa che, anche dopo più di 100 anni dal 4 novembre 1918, deve rimanere ben presente nell’immaginario collettivo del nostro Paese.
Al termine della guerra del ’15-’18 l’Italia, potenza vincitrice che sconfisse sui campi di battaglia il potente Impero Austro-Ungarico, riuscì a portare finalmente a termine il processo di unificazione nazionale con l’aggiunta di Trentino, Alto Adige e Venezia Giulia al nostro territorio. Oggi vogliamo giustamente celebrare la raggiunta Unità Nazionale, senza però dimenticare il grande sacrificio delle nostre Forze Armate; perchè questa ricorrenza va giustamente dedicata anche alle onoranze funebri per i soldati morti in Italia e in tutta Europa. Durante la Prima Guerra Mondiale persero la vita al fronte oltre 16 milioni di uomini, tra cui 650 mila militari italiani. Nella giornata di oggi e per gli anni a venire, si impone a noi il rispetto per queste vittime e il dovere di mantenere sempre vivo il ricordo per i caduti di tutte le guerre.
Di fronte al sacrificio di tanti, soprattutto giovani soldati, si deve alzare forte il nostro auspicio per un mondo dove la guerra non sia più considerata come un mezzo possibile per la risoluzione delle controversie internazionali. Come dice l’articolo 11 della nostra Costituzione: “L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli”, così tutti noi dobbiamo unirci per un futuro migliore. Un mondo dove pace, democrazia e libertà possano essere valori veramente condivisi da tutte le Nazioni. Nel mandare il nostro saluto ai contingenti italiani impegnati nelle missioni di pace all'estero, a nome dell'amministrazione comunale di Sergnano, ringrazio anche tutti voi per essere intervenuti a questa commemorazione. Possa la nostra testimonianza onorare la memoria di tutti quei caduti che hanno sacrificato la loro vita per garantire libertà e democrazia al nostro Paese odierno.
Angelo Scarpelli
Sindaco di Sergnano
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