In attesa delle procedure di rimborso previste sia dalla compagnia assicurativa (i beni comunali in oggetto sono tutti assicurati) sia da parte di Regione Lombardia, queste entrate sono state iscritte a bilancio esclusivamente come indicazione contabile che non è possibile attivare e che, di conseguenza, non permette a sua volta l’attivazione della spesa da esse finanziate. Nella relazione presentata ai consiglieri comunali da parte del vicesindaco Pasquale Scarpelli (che ricopre anche il ruolo di assessore al bilancio) è stato chiarito come questi passaggi di correttezza e certezza contabile siano stati debitamente dettagliati anche nel dispositivo all’interno degli atti amministrativi di riferimento, a garanzia della quadratura e sostenibilità effettiva del bilancio comunale. Si è reso necessario, pertanto, operare tutta una serie di verifiche e riscontri e rivedere soprattutto la distribuzione delle somme iscritte a bilancio, oltre che togliere i vari vincoli. Queste operazioni di verifica e riscontro sono state effettuate il più rapidamente possibile, permettendo di liberare una serie di risorse proprie di competenza comunale, con le quali si sono potuti effettuare materialmente i necessari storni di fondi e destinare dette somme agli specifici interventi sia derivanti dalla somma urgenza, sia comunque destinati ad interventi di ripristino dai danni.
Con questa procedura le prime operazioni di sistemazione dei danni al patrimonio pubblico a seguito della calamità naturale del 7 agosto scorso sono state correttamente sistemate dal punto di vista contabile superando quindi l’emergenza del primo momento e finanziate direttamente ed esclusivamente con fondi propri del bilancio comunale. D'ora in avanti, i prossimi interventi per il ripristino danni causati al patrimonio comunale dalla calamità naturale seguiranno l’ordinarietà delle procedure amministrative e contabili (così come peraltro previsto dalla normativa vigente) in quanto le procedure di somma urgenza sono da intendersi superate.
Tutti gli atti assunti in questo periodo sono sempre stati rispettosi delle normative vigenti, così come tutte le procedure di variazione del bilancio che hanno permesso di finanziare i primi interventi di ricostruzione, come peraltro certificato dal parere tecnico favorevole dei revisori dei conti. Ha pertanto stupito l'atteggiamento del gruppo di minoranza, che ha votato in maniera contraria a tutte queste operazioni, compreso il recepimento della delibera comunale n. 119 del 28/08/2019 per gli interventi di somma urgenza a seguito dell'evento calamitoso. Accertata la regolarità tecnica e contabile di tutte queste deliberazioni, non si è ben capito quale sia la reale motivazione per cui i consiglieri di opposizione abbiano deciso di votare in maniera contraria. La certezza del finanziamento per le prime opere pubbliche di ricostruzione avrebbe dovuto essere una scelta condivisa da parte di tutto il consiglio comunale di Sergnano, a difesa del bene comune del nostro paese. A dimostrazione di ciò, si sottolinea il diverso atteggiamento tenuto dai consiglieri di maggioranza, che non hanno esitato ad accettare le due mozioni presentate dal gruppo di minoranza, approvate all'unanimità. In questo caso l'amministrazione comunale si è dichiarata ben disponibile a partecipare ai due bandi regionali segnalati dall'opposizione: il primo per la creazione di nuovi boschi o miglioramento dei boschi esistenti (si pensa ad interventi specifici per il Parco Tarenzi), il secondo per interventi ed opere di difesa del suolo e regimazione idrauliche (già inoltrata a Regione Lombardia una richiesta di fondi da destinare alla Roggia Molinara).
Il gruppo Sergnano in Comune ha concretamente dimostrato di essere disponibile ad accogliere, in maniera seria e obiettiva, tutte le proposte che hanno come fine ultimo il bene della nostra comunità: un atteggiamento costruttivo e di grande valore istituzionale che contraddistinguerà le scelte dell'amministrazione comunale anche per il futuro.
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