Care e cari concittadini,
oggi ricordiamo ufficialmente l’80° anniversario della Liberazione del nostro Paese dalla dittatura fascista e dall’occupazione militare nazista. Oggi è una giornata di ricordo unitario per tutta la nostra Nazione perchè la Festa della Liberazione è festa di tutti gli italiani, nessuno escluso. Oggi ricordiamo non solo la fine della Seconda Guerra Mondiale in Italia, ma anche la vittoria della democrazia e della libertà contro ogni forma di dittatura; una battaglia condivisa allora come ora da tutte le forze politiche e sociali che si riconoscono a pieno titolo nei principi della Costituzione italiana.
La nostra Repubblica si fonda su valori condivisi che 80 anni fa erano messi in pericolo dalla presenza di un regime oppressivo nei confronti dei cittadini, che aveva privato la popolazione dei propri diritti e della libertà e aveva portato l'Italia in una rovinosa guerra che ha causato milioni di vittime, tra soldati e civili, in tutta Europa. La lotta contro l'occupazione nazifascista ha unito nelle formazioni partigiane in città e campagne uomini e donne, giovani e anziani, di tutte le estrazioni sociali, culturali e politiche. Insieme hanno lottato, e molti sono anche morti, per costruire un Paese migliore in cui fosse possibile la libertà di parola, di impresa, di associazione e di espressione per tutti i cittadini. Oggi viviamo in uno Stato libero e democratico: questo lo dobbiamo innanzitutto al sacrificio di tanti partigiani e soldati alleati. Nella giornata di oggi e per gli anni a venire, si impone a noi tutti il rispetto per quelle vittime e il dovere di mantenere sempre vivo il ricordo per i caduti di tutte le guerre nella speranza di un futuro di pace per l’intera umanità.
A questo proposito vorrei ricordare, in questa ricorrenza ufficiale, una figura che si è sempre spesa in prima persona in favore della pace e della giustizia a livello internazionale: mi riferisco al Santo Padre, Papa Francesco. La sua morte rappresenta una perdita incommensurabile non solo per la comunità dei credenti, ma per l'intera popolazione mondiale. Il Pontefice ha sempre testimoniato i valori universali del Vangelo con forza e benevolenza, in modo particolare nei confronti delle persone più povere ed emarginate. Il Comune di Sergnano, in segno di profondo cordoglio ed in ottemperanza alla proclamazione del Lutto Nazionale, esporrà le bandiere a mezz'asta di fronte alla propria sede istituzionale fino ai solenni funerali previsti per la giornata di domani.
Un ricordo doveroso che oggi si fonde con l’altrettanto doverosa commemorazione per tutte le persone che hanno dato la propria vita per gli ideali di pace, libertà e democrazia. A tal scopo comunico la decisione dell’Amministrazione Comunale di intitolare alla memoria dell’on. Giacomo Matteotti il nuovo parco pubblico in fase di ultimazione in Via Puccini. Una decisione presa per ricordare doverosamente un martire della libertà, che ha dato la propria vita per salvaguardare la legalità costituzionale nel nostro Paese contro ogni forma di sopruso. Se qualcuno pensa che questa sia una scelta divisiva, ricordo che noi tutti abbiamo un dovere storico e morale nei confronti dell’on. Matteotti e di tutte le altre persone che hanno sacrificato la propria libertà personale e spesso la propria vita in difesa della democrazia. Un dovere morale non solo del ricordo di quel sacrificio ma anche del ringraziamento per aver avuto allora il coraggio di lottare fino alla fine per un futuro migliore, pensando non solo alla propria generazione ma anche alle generazioni future, pensando quindi ad un futuro migliore per tutti noi.
La data del 25 Aprile, giorno della liberazione di Milano, è stata scelta come anniversario della ritrovata libertà per l'Italia intera. Con la liberazione delle grandi città del Nord e la successiva resa delle forze armate tedesche in Italia, la primavera del 1945 ha segnato la fine della Seconda Guerra Mondiale nel nostro Paese. A 80 anni di distanza da questi eventi, la giornata odierna rappresenta per noi tutti un’occasione di festa, condivisione e incontro per ricordare i valori alla base della nostra Costituzione repubblicana. Valori da trasmettere soprattutto alle nuove generazioni, perché è importante saper coniugare la memoria storica con l’educazione dei ragazzi ad una consapevole cittadinanza democratica. Dobbiamo sempre ricordare che i valori universali che abbiamo ereditato dalla Resistenza non sono diritti acquisiti e garantiti per sempre.
Pace, libertà, democrazia e rispetto dei diritti umani non sono parole vuote e scontate, ma sono principi che vanno ribaditi e tutelati ogni giorno, sempre di più. Spetta a noi tutti ed in futuro alle nuove generazioni continuare a tramandare e onorare questi valori, che sono patrimonio per l’intera umanità. Con questa speranza per una rinnovata fiducia nell’avvenire auguro a tutti voi, cari concittadini, buon 25 Aprile!
Mauro Giroletti - Sindaco di Sergnano
Nessun commento:
Posta un commento